Antonio Di Lallo nasce a Napoli il 2 gennaio 1976, giusto in tempo per rovinare il Capodanno ai suoi genitori. Cresciuto in una famiglia dove libri e musica erano praticamente obbligatori, grazie a un padre giurista e una madre professoressa, Antonio si rassegna con gioia presto al suo destino di lettore compulsivo. La svolta arriva dalla nonna materna, che lo introduce ai gialli, una sorta di “rito di iniziazione” che lo porterà poi a divorare qualsiasi cosa in formato cartaceo, con una predilezione per horror e fantascienza. Il vero amore scocca quando suo padre porta a casa una Olivetti Lettera 82: da quel momento, Antonio inizia a picchiare i tasti come se la sua vita dipendesse da questo (nella sua testa un po’ sì). Dopo essere sopravvissuto all’incubo delle scuole medie, si iscrive al liceo classico che, contro ogni pronostico, lo adora. Peccato che all’università sbagli facoltà e si laurei in Giurisprudenza, esperienza che descrive come “dolorosa ma necessaria”. Oggi Antonio ha pubblicato sei libri con varie case editrici, lavora in ufficio, ma sogna la gloria letteraria tra una pausa caffè e l’altra. Per fortuna, a circondarlo c’è l’amore della moglie e dei figli, che sopportano le sue manie di scrittore in erba (ma non troppo).