Chiara Anfodillo

Chiara Anfodillo nasce a Venezia durante una nevicata il 18 dicembre 1997. All’età di tre anni riceve in dono la sua prima Polaroid dal nonno e inizia così a scattare e ritrarre le persone che ama. Cresce tra città d’arte e natura, nella campagna veronese. La sua passione per la fotografia si sviluppa lentamente mantenendo però una costanza, il bisogno di fermare il tempo, catturare ogni cosa che le interessa e immortalare le persone che ama. Crescendo continua a scattare con le macchine fotografiche analogiche dei suoi genitori per poi passare al digitale per documentare viaggi e fotografare gli amici. Frequenta il liceo linguistico, vive qualche mese in Irlanda e continua, grazie alla sua famiglia a viaggiare il mondo e conoscere diverse culture. La scuola è sempre stata un grande scoglio, si sentiva diversa, con una mente diversa da quella altrui. A diciotto anni arrivano le diagnosi, dislessia, discalculia e ADHD. Dopo un tentativodi frequentare la facoltà di storia dell’arte, si trasferisce a Barcellona per scoprire se stessa e un altro mondo. Seguiranno poi periodi caotici alla scoperta di se stessa dove Chiara apprenderà che sarà proprio la fotografia ad aiutarla a ritrovare la calma mentale e a donarle un modo di comunicare idoneo alla sua mente. Ricomincia a scattare di nuovo con macchine fotografiche analogiche, utilizzando solo ed esclusivamente l’istinto ritraendo le persone attorno a lei e cercando di mettere se stessa nei suoi scatti. Nel 2023 vive per due mesi e mezzo in Portogallo per lavorare in una fattoria in mezzo agli animali, disegna, scrive, esplora la natura e se stessa e capisce che la fotografia è sempre stato il suo sogno e la sua vera passione. Una volta tornata in Italia frequenta un corso base, si iscrive a un concorso fotografico e viene selezionata tra i migliori venti ed esposta al festival multietnico di Fiorenzuola e al festival della fotografia etica di Lodi. A novembre inizia un corso di fotografia analogica, sviluppo e stampa a Spazio Labò a Bologna e si innamora perdutamente della camera oscura e dell’ingranditore. Ad oggi ha completato il secondo livello del corso, ha una dipendenza dall’acquisto di macchine fotografiche analogiche e a breve parteciperà a un workshop di ritratto a Genova. Chiara si concentra principalmente sul ritratto e la streetphotography.

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