Elisa Grazioli, classe 01, è sempre stata attratta dal concetto di “macchina”, in ogni sua forma. Fin da bambina sfoga la sua curiosità sulle macchine fotografiche (di cui alcune inusuali, come una Sony a floppy disk) che trova in casa. Questo legame con la fotografia non nasce per caso: Elisa è cresciuta in un contesto dove suo padre, fotoamatore per passione, le ha sempre trasmesso l’amore per l’immagine. La sua fotografia nasce dal bisogno di documentare ciò che la circonda, di catturare momenti, dettagli e atmosfere che altrimenti le sfuggirebbero. Per lei, la fotografia non è solo un mezzo espressivo, ma una necessità, un modo per interagire con il mondo. Un aspetto fondamentale del suo approccio è l’uso della pellicola. Elisa ama la lentezza e la precisione che richiede: scattare su pellicola significa ponderare ogni inquadratura, attendere il momento giusto e dedicare tempo a ogni scatto. È un processo che richiede attenzione e cura, valori che si riflettono nella sua visione artistica. Non è solo una questione di nostalgia o di tecnica; per Elisa, è un modo per impegnarsi profondamente in ciò che fa, per restare presente in ogni fase del processo creativo.