Giovanni Barbini

Giovanni Barbini nasce a Roma nel dicembre del 2000, ma cresce in un paesino di mare vicino alla città, passandoci i primi nove anni di vita. Poi si trasferisce in provincia di Venezia, dove conosce la musica rap e inizia a scrivere testi, inizialmente per gioco ed emulazione, e tuttavia andando avanti scrivere diventa un bisogno al pari degli altri. Così inizia un percorso che, partendo dal rap arriva, dai 18 anni in poi, ad incontrare generi diversi, tra il folk e l’elettronica, in una continua ricerca di una propria dimensione artistica. Il cambiamento deriva principalmente dall’insoddisfazione nei confronti di alcune modalità d’essere proprie dell’immaginario rap, oltre che per un bisogno di ricercare nuove forme espressive. Verso la fine delle scuole superiori, riceve da un amico “Norwegian Wood” di Haruki Murakami, e scopre per la prima volta il piacere della lettura. Legge quasi tutti i suoi romanzi fino a imbattersi in un altro autore, impattante per lui come il primo, ovvero David Foster Wallace. Grazie a loro legge molto e si iscrive alla facoltà di filosofia a Venezia, dove scopre un mondo nuovo che lo attrae quanto quello della letteratura. Andando avanti, si approccia alla scrittura di testi in prosa, principalmente di racconti, influenzato dalla riflessione filosofica ma anche dalla lettura di altri scrittori, particolarmente di Roberto Bolaño e Julio Cortázar. La sua scrittura in prosa è, ancor più che quella musicale, in una fase iniziale di ricerca e di sperimentazione. Gli autori che ha letto e che lo hanno influenzato lo hanno portato a una predilezione del mondo del realismo magico, intrecciando tematiche di alienazione e solitudine proprie del post-moderno con tentativi di ricerca di possibili zone di luce e di relazioni umane significative. Attualmente frequenta la magistrale di filosofia a Napoli.

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