Marco Silvaroli (Campobasso, 1988). Laureato in Scienze storiche presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Genova, comincia a scrivere canzoni proprio durante il periodo universitario: il genere che maggiormente lo influenza è quello della canzone d’autore italiana, con una particolare predilezione per il cantautore genovese Fabrizio De André. Nel novembre del 2019 partecipa al VII concorso “CET – Scuola autori di Mogol” con il testo del brano “La mia versione”, ricevendo una “Menzione speciale al merito” in qualità di autore tra i più rappresentativi del concorso. All’inizio del 2020 è finalista al premio internazionale “Habere Artem” con il testo del brano “Luce di candela”; l’opera viene pubblicata in aprile nel volume “Habere Artem” (Aletti Editore – volume XX, parte III), introdotto da Giuseppe Aletti e da Francesco Gazzè. Nel maggio del 2020 pubblica su spotify, per iMusicianDigital, il suo primo lavoro discografico dal titolo “Storie dell’Assurdo”, un EP composto dai brani “Una vita violenta”, “Lettera a Lina” e “Luce di candela”. A dicembre il testo del brano “Al Due di picche” compare nel volume “4° Premio Letterario Internazionale Maria Cumani Quasimodo” (Aletti Editore), introdotto da Alessandro Quasimodo.