Maria La Rosa

Nata nel cuore della Sicilia, in un piccolo comune ragusano nel 1978, Maria La Rosa è cresciuta immersa in un’atmosfera intrisa di arte e artigianato. Il padre, un abile artigiano con una vena artistica innata, trasmetteva alla figlia la passione per la creazione, mentre la madre, una talentuosa disegnatrice, le insegnava l’importanza della delicatezza e della precisione nel tratteggio. In questo ambiente stimolante, Maria si avvicina al disegno fin da giovanissima, trovando nel bianco e nero e nella matita i suoi strumenti espressivi preferiti. Il trasferimento a Brescia nel 2021 non spegne la sua fiamma artistica, anzi, la alimenta con nuovi stimoli. La sua produzione si concentra principalmente sulla rappresentazione di alberi, figure essenziali e cariche di significato. Sono alberi spogli, contorti, talvolta quasi metafisici, che diventano metafora della vita, delle sue contraddizioni e delle sue trasformazioni. In queste opere, Maria esprime un’energia potente, un’emozione profonda che si cela sotto una patina di apparente staticità. La dualità è un tema ricorrente nelle sue creazioni, sia nei lavori a matita che in quelli realizzati con acrilico su carta. Da un lato, c’è la forza vitale, la spinta inarrestabile della natura, dall’altro, la fragilità, la caducità, la consapevolezza della finitezza. Un equilibrio precario, un’esistenza nascosta che si cela dietro l’apparente immobilità delle cose. Gli alberi di Maria La Rosa non sono semplici rappresentazioni botaniche, ma simboli universali che parlano al nostro animo. Sono radici che affondano nel profondo della terra, rami che si protendono verso il cielo. Sono la vita che si rinnova, la morte che si trasforma, il ciclo eterno della natura. Attraverso la sua arte, Maria ci invita a riflettere sulla complessità dell’esistenza, sulla bellezza delle piccole cose, sulla forza che ci permette di superare le avversità. Le sue opere sono un invito a guardare oltre la superficie, a scoprire le emozioni nascoste che animano il mondo che ci circonda.