Maria Novella Tasselli
Maria Novella Tasselli, nata a Roma nel 1977, è un architetto di molte parole. Incontra prestissimo la poesia nei testi su cui la madre prepara l’esame di abilitazione all’insegnamento: è una potentissima illuminazione. Inizia così una sperimentazione seriamente giocosa che l’accompagnerà sempre. Crescendo la realtà le impone continuamente ostinate e solitarie re-azioni poetiche, personalissimi strumenti che Maria Novella utilizza per affrontare e decifrare la complessità dell’esistenza. La scrittura si insinua anche nel suo percorso universitario: con una tesi in storia dell’architettura contemporanea esplora il linguaggio poetico nascosto nel segno grafico e nelle geometrie progettuali. Non avverte nessuna discontinuità tra la scrittura e il lavoro di architetto: ciò che li accomuna è l’atto del comporre. Il segno grafico (scrittura o disegno) è costruzione poetica, struttura in grado di connettere il mondo reale e la dimensione trascendente. La produzione poetica di Maria Novella è rimasta segregata in taccuini, frammenti di diario, scontrini e biglietti dell’autobus fino al 2020, anno in cui – complice la pandemia – ha avvertito la necessità di far respirare le parole finalmente fuori da sé, metterle a disposizione, cederle in prestito. “La poesia è di chi la va ad abitare”: con la scrittura poetica Maria Novella costruisce stanze intime e spazi emozionali. Nei suoi testi le parole si sviluppano verticale, tentano percorsi di caduta e risalita costanti, quasi a sfidare la gravità dell’esistenza, finendo per delineare skyline di città interiori. Dal 2020 ha iniziato una fertile collaborazione con l’artista Simona Gasperini per la quale in occasione delle mostre “Eugenia Borissenko. La danza forte”, “UNDER PRESSURE – Reazione poetica” e “DEA – Dance Exhibition & Arts” ha composto testi poetici, prestando voce alle opere. Nel 2023 è stata pubblicata la sua prima silloge contenuta nel catalogo “DEA. Dance exhibition & arts. Percorso di arti condivise nella mostra personale di Simona Gasperini ispirata a Jia Ruskaja”. Una sua poesia è stata selezionata e inserita nel progetto “ANIME CON VISTA 02”.
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