Marica Benini

Marica Benini nasce al centro dell’estate del 1980. Si muove fra la natale Bologna e la provincia. Inizia a dipingere a olio. Lavora come educatrice e disegna insieme ai bambini della scuola primaria da sempre. Si occupa anche di autismo e di gesto grafico. Conduce laboratori di arte esperienziale per bambini e adulti. Appassionata di mare, bestiari antichi e moderni, insetti, minerali, Giapponeserie, animali e mondi bizzarri, sport, David Lynch, isole immaginarie, letteratura atipica alla Tommaso Landolfi. Negli ultimi anni ha creato tre diversi progetti legati alla creazione di tarocchi illustrati. Tarocchi classici di Marsiglia e Rider-Waite, tarocchi legati alla leggenda e al folklore giapponese dei mostri tradizionali Yōkai e ha lavorato a un mazzo di tarocchi a tema spaziale. Nell’ultimo periodo ha rielaborato numerose foto di famiglia degli anni ottanta e novanta utilizzando la tecnica del collages. Ha inserito persone reali in ambienti e sfondi solo leggermente mutati. Il suo mondo reale diventa quindi quello dei ricordi dell’infanzia ma anche quello immaginato e rievocato. Lo sfondo muta nei colori e si popola di oggetti giganti, solo in apparenza scollegati dal resto del paesaggio. La memoria alterata e la ricerca di frammenti diventano materiale di lavoro. Le figure di carta sottile risultano inglobate e spesso sommerse dalla pastosità dei pastelli a olio e della tempera Maimeri. Le figure umane si combinano sovrapponendosi e intrecciandosi, cambiando forma e posa. Lavora anche con il segno della fusaggine e dell’inchiostro e sperimenta la creta. In principio attraverso i laboratori esperienziali della scuola di arteterapia di Milano Lyceum, in seguito crea una serie di personaggi e animali fantastici nei toni pastello. Animali lucidi e sfigurati, bizzarri topi incrociati con animali marini e cavalli sbiaditi. Caramelle gommose viventi, sempre fuori posto. Creature al confine fra incubo e parco giochi. Sogna di continuare a inventare nuovi tarocchi e creature fantastiche.