Marina Ebau

Marina Ebau nasce a Cagliari il 12 dicembre 1982, ultima di tre figli.
A lungo ha pensato di voler fare l’artista ma non le fu permesso di fare ne il conservatorio né altre scuole d’arte ma solo studi in economia.
Si innamora della fotografia da bambina con le prime compatte analogiche ma la abbandona per tutta la sua adolescenza per lo sport.

Nei primi anni 2000 riprende in mano la macchina fotografica e scopre la Lomografia da cui non si staccherà più neanche con l’avvento del digitale.
Collezionista di macchine analogiche infatti le usa ancora spesso per i suoi progetti sia di ritrattistica che di street e paesaggistica.

Attualmente copywriter di base a Quartu Sant’Elena, con i suoi lavori tenta di raccontare il territorio che vive, spesso immersa nella natura che è la realtà che la fa stare meglio.
Passeggiando con il suo cane trovatello, infatti ha scoperto dietro casa dei posti diventati per lei molto preziosi e che gelosamente sorveglia.

Introversa e riservata ha trovato nella creazione di storie visive il modo di raccontarsi.
Da sempre si considera una outsider, fuori dalla conformità sociale, fuori tempo, fuori moda.
Fotografare è anche un modo per tenere un ricordo di ciò che eravamo, siamo e saremo.
Nei suoi lavori porta spesso riferimenti alle altre sue passioni: musica, numeri e arcani.

Il suo progetto principale in questo momento è una storia a lungo termine sul litorale quartese.
Un racconto introspettivo sul territorio in cui è cresciuta, che vuole sottolineare le sue fragilità ma anche la forza di luoghi senza tempo dove la natura si riprende il suo ruolo da protagonista.
Una riflessione sul profondo stato di abbandono in cui cadono edifici, cose e persone senza che praticamente nessuno ci faccia caso.
Nessuna perfezione estetica ma immagini che possano suscitare curiosità dello sviluppo di una storia, o almeno questo è l’intento.
Un suo lavoro è presente nel numero 0 di Fifteen.

Visualizzazione del risultato