Martina Giambrone

Martina Giambrone è nata il 14 Ottobre 1998 a Palermo, sin da Bambina ha mostrato un forte interesse per l’arte. Da piccola, infatti, alla domanda “Cosa vorresti fare da grande?” Rispondeva sempre “L’artista” e questo non è mai cambiato, tanto che questa passione persistente la spinge all’età di 13 anni ad iscriversi al liceo artistico, frequentando il corso di Arti Figurative dove acquisisce le basi teoriche necessarie e una migliore manualità artistica. Successivamente continua i suoi studi al corso di I livello in Pittura all’Accademia di Belle arti di Palermo, dove inizia a dipingere ad olio, divenendo in breve tempo, e tutt’oggi, la tecnica da lei più utilizzata in ambito pittorico.
Li, si identifica in quella che potremmo definire “ironia femminile” tramite l’autoritratto.
Durante il proprio percorso triennale nel 2019, viene scelta insieme ad altri 6 artisti dell’Accademia per la realizzazione di un murales collocato ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, progetto richiesto dal sindaco Orlando, all’allora direttore dell’accademia Mario Zito.
Concluso il proprio percorso triennale con la laurea, prosegue i suoi studi specialistici in Arti Visive, iniziando ad appassionarsi, oltre che alle arti tradizionali, anche a quella digitale acquisendo capacità nell’utilizzo di programmi come Procreate, Photoshop, Illustrator e Indesign.
Quest’ultimi divennero fonte di ispirazione, aiutandola ad avere maggiore consapevolezza della propria tecnica pittorica, oltre che un nuovo utilizzo della gamma cromatica e di creatività.
Ad influire su questi fattori furono anche i sentimenti causati dalla quarantena avvenuta nel 2020, rendendo i propri dipinti quasi documenti delle sue emozioni più intime.
Questa passione per le due strade artistiche viene maggiormente fuori quando, durante la discussione di laurea specialistica, avvenuta nel 2022, intitola la sua tesi “Dai pigmenti ai pixel”, argomentando come quest’ultime insieme fossero la chiave di svolta effettiva, per un’arte completa ed innovativa, e di come entrambe non fossero altro che due facce della stessa medaglia, portando come progetto anche un’animazione da lei realizzata, utilizzando sia la pittura che i programmi di grafica adibiti alla realizzazione del tutto.
Nel periodo tra marzo e agosto 2022 ha partecipato al progetto richiesto dall’azienda Amaro Averna #opensicily, realizzando dei murales presso i Cantieri Culturali alla Zisa, in quello che oggi viene chiamato “Spazio Averna”.
Continuando la sua ricerca artistica, Martina Giambrone ha scoperto una vera e propria passione per il mondo del digitale, approfondendo il campo inizia a realizzare opere che, in qualche modo, si intersecano con la pittura ed il disegno, usufruendo dei programmi precedentemente citati, non più come mezzo per approfondire le proprie capacità pittoriche, ma più che altro come un ulteriore modo, altrettanto valido, di esprimere se stessa.
Successivamente nel dicembre del 2022, ha partecipato ad un evento chiamato “Degusti Arte” dalla durata di tre giorni, in cui ebbe la possibilità insieme ad altre aziende vinicole, gastronomiche, editori ed altri artisti di esporre i propri “Prodotti”, nel suo caso le opere, con l’idea di esibirsi in un’estemporanea.
Acquisendo consapevolezza delle sue competenze e passioni lei si ritiene più precisamente, una Visual Artist, ovvero colei che lavora con le arti che suscitano un’emozione o sensazione attraverso la percezione visiva.
Nel modo di fare arte di Martina la particolarità, infatti, è quella di avere un’apertura verso l’interpretazione altrui, ovvero, generalmente non esplica il significato delle proprie opere, in quanto desideri che lo spettatore si interfacci con l’opera in questione, sentendola propria.
La sua visione artistica sta in queste sue parole:
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Ad avvalorare la tesi del “concentrarsi sulle emozioni”, certamente è il suo processo creativo, totalmente basato sull’istintività e l’umore che prevale durante la creazione dell’opera.
Non utilizza alcun bozzetto, preferisce agire direttamente sulla superficie, lasciandosi guidare dal sentimento.
Per quanto riguarda la sfera cromatica invece, Predilige colori saturi e spesso contrastanti, che creano quasi atmosfere inquietanti, ironiche o sofferte a seconda del soggetto o immagine rappresentata. Anche in questo caso i colori sono lo specchio del suo umore o sentimento che ha provato in un determinato periodo della sua vita.
Per quanto riguarda lo stile e le ispirazioni:
La sua è una pittura figurativa, dove spesso si notano le fattezze dell’artista. Non ricerca il bello assoluto, quindi con corpi perfetti e scolpiti, ma predilige concentrarsi su la veridicità di ogni corpo, con i propri tratti particolari. In conclusione Martina Giambrone non trae ispirazione da un movimento artistico preciso o artista, ma si tratta piuttosto di un insieme di espressioni artistiche osservate e acquisite nel tempo.

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