Monica Valentini

Monica è una commercialista, ma per sbaglio. Perchè questa è semplicemente una parentesi della sua vita in cui è stata anche questo. In realtà, fin da piccola, leggendo articoli in ogni dove e biografie di autori, sogna di vedere le sue parole su carta, proprio con questa descrizione…”nasce come…e poi diventa..”. Diventare, questo verbo che conosce il futuro e disegna un orizzonte illimitato; come se ci fosse concessa l’infinita possibilità di trasformarci in quello che desideriamo o in qualcosa di imprevisto. L’idea di mutare costantemente la respira fin da piccola grazie alla passione per il teatro prima dietro le quinte, poi come attrice e negli ultimi anni come sceneggiatrice. L’amore per il teatro la porta a maturare l’idea che ognuno di noi possa cercare il suo rifugio dalla realtà, immaginando luoghi che si plasmano ai sogni e in cui poter fuggire ogni volta che lo desideriamo. Luoghi dove ciascuno di noi può essere bello, può essere incredibile e può essere tutto ciò che desidera. Sono sogni ad occhi aperti, anche se “da grandi” non si dovrebbe. Ma da sempre lei ama il limite, il confine con tutto ciò che è proibito perchè è solo in quel luogo preciso che le emozioni saltano in gola e ti grattano il cuore con l’intensità più potente che si conosca. A proposito di grattare il cuore, da un po’ non fa che ascoltare storie vere di donne che la circondano cercando di tradurle in parole in cui ciascuna di noi si possa riconoscere in una sorta di sorellanza universale. La sua scrittura, ama dettagli che possono sembrare insignificanti..come il colore di un fermaglio per capelli, la merenda “di quel giorno”. Di cattivo gusto, se vogliamo. Pacchiani, forse. Ma di cuore. Perché è in questi dettagli che ciascuna di noi può riconoscersi e solo “grattando” il cuore, una storia, può fare la differenza.