Rosaria Chiacchia

Come un gomitolo di lana caduto da un cesto si sbroglia frettoloso e senza meta sul pavimento, i giorni rotolano e rimbalzano senza un senso apparente nel mondo.
Il mormorio dell’inchiostro che verga i libri ha da sempre popolato la tua fervida immaginazione e così ti sei lasciata incantare e cullare per circa due decenni da romanzi di ogni genere: dall’horror al thriller, dalla fantascienza ai distopici, da quelli psicologici a quelli storici, dai saggi e dai classici, dalle poesie e dai racconti.
Ma prima o poi si è costretti a rivedere le proprie priorità, tutto il mondo interiore passa in secondo piano e viene scavalcato dalla realtà coriacea ed indifferente al mondo onirico.
Un tenero germoglio ha cancellato con larghe pennellate di vernice bianca l’intera tela ed ha riscritto il tuo divenire.
Si, perchè insieme a tuo figlio, per la prima volta nasci madre. Un nuovo mondo si spalanca dinanzi ai tuoi occhi: colori, sapori e suoni nuovi.
E così, inadatta, incompetente ed imperfetta il tuo piccolo ti ha presa per mano e condotta in quest’universo parallelo. Il tempo scorre avaro e ciò che è stato oramai anni fa, sembra solo ieri. Il tuo virgulto è diventato un verdeggiante e robusto alberello e a seguire, adiacente, un altro piccolo germoglio si è tramutato in una dolce piantina dalla folta chioma. Ora invece che accudisci un tenero bocciolo floreale ed altri 20 anni sono fluiti rapidi, trasportando il traghetto dell’ esistenza oltre la consuetudine, stai lentamente ritornando alle origini con una consapevolezza più matura.
Avevi dimenticato nelle viscera, negli interstizi del cuore sotto il macigno dei doveri, delle responsabilità e degli stereotipi famigliari, quanto sia importante nutrire l’anima, te stessa!
Adesso hai capito che puoi lasciar scorrere il sangue nelle vene, tornare a riempire i polmoni di ossigeno, fare della tua esistenza un romanzo emozionante ed essere al contempo madre e donna.
Non esiste la perfezione, ma la felicità si plasma nelle proprie mani se ne diveniamo consapevoli. Siamo noi i padroni del nostro essere, non dobbiamo mai permettere a quella parte del mondo gretto di inquinarci e soprattutto non smettiamo di sognare in grande.

Non frenare il tuo spirito indomito.

Ecco, è il momento: alza lo sguardo al cielo, trattieni il fiato solo per un istante e tuffati a capofitto nel travolgente torrente della vita.

Visualizzazione del risultato