Alessia Cassol
Alessia Cassol è nata a Milano nel 2000 e fin dai primi anni di vita ha mostrato interesse per le arti figurative. Si è diplomata all’Accademia di belle Arti di Brera indirizzo Decorazione e attualmente frequenta il biennio di Fotografia all’Accademia di belle Arti di Brera. Durante il suo percorso ha sperimentato vari medium come la pittura, il disegno, l’incisione e la fotografia.
Attualmente sta lavorando a un progetto fotografico personale che consiste principalmente di autoritratti. Questi vengono scattati all’interno della casa dei suoi nonni paterni, luogo in cui ha passato gran parte dell’infanzia. Da piccola credeva che fosse infestata dai fantasmi, presenze non necessariamente negative. Da questo ricordo nasce l’idea di prendere le vesti di una presenza spettrale che esplora e riscopre questi spazi, incontrando le creature che li popolano e trovando piccoli tesori dimenticati. Il progetto è quindi un percorso introspettivo all’interno delle sue memorie.
Per Alessia è di grande ispirazione la storia dell’arte, di cui apprezza in particolar modo la pittura Rococò e del Movimento Preraffaelita. La fotografia è tuttavia il mezzo da lei prediletto per dare vita alle sue visioni. Tra i suoi interessi figura, infatti, anche la storia della fotografia: spesso si lascia influenzare dalle fotografie scattate durante l’epoca vittoriana che osserva per l’umorismo macabro da cui spesso sono caratterizzate. Infatti, durante l’Ottocento, in Gran Bretagna si sviluppò una fascinazione per la morte, l’esoterismo e lo spiritualismo, nonostante questi interessi fossero considerati sacrileghi e immorali. Per poter comunicare con i defunti venivano organizzate sedute spiritiche che contribuirono a diffondere la passione per il paranormale. I fotografi vittoriani non furono immuni a queste tendenze goticheggianti e si divertirono a sperimentare con il mezzo fotografico per ottenere effetti irreali utilizzando la doppia esposizione, tecnica impiegata anche da Alessia per alcune immagini.
Alessia conferisce quindi un’estetica evanescente e talvolta spettrale alle sue immagini che hanno l’obiettivo di evocare un’atmosfera sognante e malinconica, ma anche giocosa.
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