Claudia De Giorgis

Classe duemila, studentessa di “Scienze della moda e del costume” presso La Sapienza. Decide di iniziare il suo percorso di studi nel 2021, quando, aprendo un libro di moda prestatogli da una sua amica si immerge nel racconto di “Donna sotto le stelle”, sfilata per la quale la madre pettinava con il suo maestro durante la sua gioventù. “Il mondo della moda mi ha sempre intrigato in tutte le sue sfumature, nasco come hair stylist al fianco di mia madre fin da quando avevo sedici anni. Purtroppo, o per fortuna, durante il periodo del lockdown causa covid19 mi inizio a sentire stretta nei miei panni e la voglia di fare qualcosa di differente si fa sentire sempre di più. Inizio un nuovo percorso nel settore degli eventi e del floral design, questo lavoro mi appassiona tantissimo come d’altronde qualsiasi cosa che mi dia la possibilità di immaginare, sognare, creare. Un anno dopo mi immergo negli studi di moda. Inizio a disegnare abiti, le ore passavano e non me ne rendevo conto, tanto che diventa una vera e propria priorità, un distaccarsi dal mondo esterno. Le idee c’erano, i disegni anche, mancava saperli realizzare. Così decido di iscrivermi in un’accademia che mi avrebbe dato la possibilità di imparare, e così è stato. Nell’ultimo anno ho iniziato a lavorare seriamente a questo progetto di vita, e vedere i miei sogni prendere forma e muoversi su un corpo in passerella è un’emozione fantastica. Mi piace creare abiti dinamici che abbiano vita propria: catene, fili, paillettes che si muovo seguendo i movimenti del corpo.” “Walking Moon”. Realizzato per la terza edizione di Arcadia Exhibition con tema “The Club”. 54′ strada ovest di Manhattan. Libertà. Provocazione. Studio 54. Un abito ispirato alle notti folli della discoteca degli anni ’80, alla sua cultura Queer, alle luci strobo e mirror wall sempre presenti nel locale. Composto da un kimono di jeans che si adagia perfettamente su un corpo spigoloso da uomo, messo in risalto da ricami argentati realizzati a mano. Il pantalone creato con circa duemila piastrine scintillanti. Un abito che ha vita propria. Una stella nella pista da ballo. Una notte che non finisce.

(foto: Emanuele Tetto, modello: Jacopo Cutrì, f.designer: Claudia De Giorgis)