Daniele è un nuovo fotografo che da un anno sperimenta con il medium analogico. Attratto dal processo lento e artigianale di questo mezzo, per lui l’atto del fotografare non si limita ad immortalare ciò che vede attraverso l’obiettivo, ma diventa un tentativo di catturare l’esterno tanto quanto quello che prova all’interno di sè. Mosso anche da un profondo bisogno di muovere l’interiorità di ogni spettatore e cercando di trasmettere sentimenti attraverso l’uso della luce naturale e dei dettagli che trova nel quotidiano. La pellicola è per Daniele un mezzo perfetto per realizzare questo obiettivo, grazie alla sua capacità di donare un senso di nostalgia che avvicina lo spettatore alle sue origini, e quindi di creare un’atmosfera difficile da ottenere con il digitale. Attraverso l’uso esclusivo del bianconero questo meccanismo vuole essere amplificato e tramite un approccio interamente manuale, dalla fotocamera fino allo sviluppo della pellicola, il processo diventa totalmente intimo e completamente atto ad esaudire questo desiderio. Per Daniele, la fotografia analogica è una forma d’arte che gli permette di rallentare, riflettere e vivere pienamente ogni momento, trasformandolo in qualcosa di eterno.