Edoardo Lughi

Edoardo Lughi, 27 anni, è originario di Faenza (RA) e si sta costruendo una carriera come professionista della comunicazione scritta e autore. Ha sviluppato quest’ultima sulle passioni per la scrittura, la fotografia analogica e il viaggio, tre elementi che costituiscono il cuore del suo lavoro e della sua identità.

Con un lavoro da remoto che gli permette di esplorare di continuo, Edoardo sceglie mete che stimolino la sua creatività, trasmettendo attraverso i suoi libri storie, immagini e pensieri maturati lungo il cammino.

Per questo si definisce un “pellegrino digitale,” viaggiando costantemente alla ricerca di luoghi che possano nutrire i suoi progetti editoriali, di mete che abbiano un significato più profondo rispetto al mero viaggiare da “turista”.
Per lui il viaggio è una forma di esplorazione, non solo del mondo esterno, ma anche della propria interiorità. Un approccio, questo, basato su due convinzioni:
1) che ogni destinazione abbia una lezione da offrire e un insegnamento da lasciare.
2) che immergersi in ambienti scelti accuratamente per le peculiarità geografiche e della cultura locale, lo aiuti a sviluppare e far fiorire le idee che ha maturato, traducendole in parole e immagini.

Nel campo editoriale, ha all’attivo due libri pubblicati.
Il primo, “Aurora – Tra le Spine della rosa scarlatta”, pubblicato nel 2022, è un romanzo di formazione autobiografico, edito da White Line di Faenza.
Il secondo, “Sull’Eremitismo”, è un’opera che unisce fotografie in analogico a pensieri scritti, frutto di un periodo di isolamento volontario sull’isola di Vannøya, nell’estremo Nord della Norvegia, durante la Notte Polare. Pubblicato con Seipersei Edizioni a maggio 2024.

Un aspetto centrale del percorso artistico di Edoardo Lughi è il suo impegno verso i sincretismi artistici, ovvero l’unione della sua passione primaria, la scrittura, con altre forme d’arte. Edoardo crede che la scrittura possa dialogare con diverse discipline artistiche, creando così progetti editoriali capaci di raccontare storie attraverso più linguaggi. Con il suo ultimo libro, “Sull’Eremitismo”, ha realizzato questa visione unendo la scrittura alle immagini della fotografia analogica, un connubio che ha permesso di esprimere in maniera visiva e testuale le sensazioni vissute durante il suo isolamento nell’estremo Nord della Norvegia.

Il futuro di Edoardo è orientato verso nuove collaborazioni e sincretismi. I suoi prossimi progetti prevedono l’integrazione di scrittura e altre forme d’arte come musica, pittura e ceramica, con l’obiettivo di creare opere poliedriche che coinvolgano i lettori e spettatori in esperienze multisensoriali. Ogni progetto rappresenta una tappa del suo viaggio creativo, in cui diverse forme artistiche si intrecciano per dare vita a nuove narrazioni, alimentate dalle sue continue esplorazioni geografiche e culturali.

Il progetto proposto per Fifteen è un estratto dell’ultimo libro, “Sull’Eremitismo”.