Floriana Vasile

Urania è un progetto che nasce a latere di una carriera da ingegnere. Urania, infatti, è una coder che, tra un po’ di codice e un tè, si dedica all’arte ogni volta che può. Questo dualismo scienza- arte la spinge sempre alla ricerca di nuovi mezzi espressivi che conciliano i due ambiti. Appassionata di neuroscienze, sperimenta con sensori sia dal lato ingegneristico, sia dal lato artistico, un modo per tradurre le emozioni. L’empatia e l’incomunicabilità, infatti, sono dei temi a lei cari, così come l’autismo, che la caratterizza da sempre. Altre tematiche che la contraddistinguono sono l’impegno sociale e, essendo autistica, l’interesse per l’abolizione dello stigma sulla salute mentale. Tutto ciò viene espresso e veicolato attraverso una varietà di forme e tecniche, che vanno dalla cera a freddo alla fotografia con foro stenopeico, dalla pittura acrilica a quella digitale, le sperimentazioni non si fermano mai e fanno parte del processo creativo stesso. Urania, insomma, è un mondo da scoprire, creato da una persona che si è sempre sentita un po’ alieno. Il processo creativo, quindi, nasce dall’esigenza di sfruttare l’arte come mezzo comunicativo, che può andare oltre le barriere comunicative della vita di tutti i giorni. Fondamentale è, quindi, la traduzione del messaggio, del tema, in una forma più istintivamente comprensibile. Per questo motivo le opere non sono simboliste, e quindi non sottendono una conoscenza pregressa del significato dei vari simboli, ma trasmettono un messaggio generando una sensazione nell’osservatore. Riprendendo Ernst Kris, la visione di un’opera d’arte implica un processo creativo se si considera che ognuno di noi vede nell’opera stessa qualcosa di diverso. Questo sta alla base del creare per Urania, la creazione è vista come un mezzo per far sì che questo processo avvenga e che in quell’istante ci sia comunicazione, in un universo fatto di innumerevoli mondi, ognuno dei quali coincide con ogni persona. L’arte è dunque una via da prediligere per entrare in contatto con nuovi pianeti. Da qui anche l’idea di chiamarsi Urania, un nome che descrive un mondo a sé, che si esprime attraverso l’arte.