Lucia Armeno

Lucia Armeno è una ragazza di 25 anni, frequenta il biennio specialistico all’Accademia di Belle Arti di Bari. Ha supervisionato il progetto artistico “Ricuciamo la città” per la Caritas di Turi e esposto in piccoli centri italiani, tra cui “Crimes of present” a Sammichele. La sua passione per il disegno e per l’illustrazione l’hanno da sempre accompagnata, portandola ad una ricerca e uno studio sul segno e sulla forma in continua evoluzione. Si interessa e sperimenta con tecniche e materiali diversi, i lavori sono variegati: incisioni, installazioni, video arte, stop motion, scultura, ceramica, lavorazioni con lana e cotone e soprattutto illustrazioni, digitali e non. Nonostante la varietà di mezzi espressivi utilizzati i lavori comunicano perfettamente tra loro in modo armonico. Le illustrazioni sono cosparse da un fitto brulicare di segni frenetici che si cercano e si scontrano dando vita e forma ad un’immagine spesso irregolare e in bianconero o al contrario illustrazioni con colori brillanti, segni sintetici e di carattere fumettistico. Le sculture e le ceramiche hanno un carattere surreale, grottesco, dove cerca di concentrarsi sull’essenza del concetto ritrasformandolo. In tutti i suoi lavori è evidente l’impronta grottesca: il messaggio arriva chiaro e forte allo spettatore, senza troppi giri di parole, con un’ironia amara che strappa un piccolo sorriso. Le tematiche affrontate sono quelle dell’inadeguatezza, claustrofobia, amore asfissiante e soprattutto tematiche legate al mondo animale, al suo sovra-sfruttamento e alle sue conseguenze, in particolare del mondo marino, a cui lei è molto legata. Nelle illustrazioni questi richiami sono chiari ed evidenti: spesso infatti sono presenti soggetti come maiali, pesci, insetti, tutti animali che normalmente siamo abituati a sfruttare o disdegnare in quanto “specie inferiore”, l’obiettivo in queste illustrazioni è proprio quello di sottolineare l’assenza di questo divario che in quanto esseri umani abbiamo creato, quindi di metterci sullo stesso piano e cercare con amarezza un modo per empatizzare con queste specie che stiamo pian piano distruggendo.