Mariella Amabili, classe 198*, Torino (o forse in realtà Plutone).
Vive inquieta e nomade tra Italia e Europa, con una valigia sempre in mano e con i vestiti sempre nella valigia.
Ha studiato fotografia ma non sa riconoscersi come una fotografa: si nutre compulsivamente di immagini, creandole dietro e davanti all’obiettivo, cercando sempre un nuovo modo di connettersi a se stessa e agli altri.
Nessun orologio, nessun armadio, nessun giudizio, si descrive in un dualismo che sembra distante dall’umano ma che ne è completamente intriso: felina e aliena.