35VENEZIA
Francesco Lupò

“Ogni volta che descrivo una città dico qualcosa su Venezia” dice Polo a Kublai Khan ne “Le città invisibili” di Italo Calvino.

Venezia è una città unica.

Citata, raccontata, cantata da centinaia di migliaia di viaggiatori più e meno famosi.

In un freddo gennaio, in cui la città si è mostrata a nudo, svestita dai turisti che la popolano durante l’anno, ho realizzato questi scatti. Ognuno di loro affiancato da una citazione che lo ha ispirato.

In un mondo oramai iperconnesso, dove il tempo che intercorre tra lo scatto e la divulgazione di una fotografia è di pochi secondi, ho scelto di raccontare la città attraverso una pellicola, per tentare di eludere lo scorrere del tempo.

In questo viaggio ho scelto di farmi accompagnare da una macchina fotografica di più di sessant’anni.

Questo libro mostra una realtà oltre la realtà. Un’immersione in una Venezia influenzata da chi la città l’ha amata, o odiata, a modo suo. Una città stranamente silenziosa dove, citando Gigliola Foschi: “La fotografia del silenzio non è quella che si limita a fotografare luoghi silenziosi o affascinanti, ma quella che sa creare uno spazio di silenzio dentro di sé, un intervallo dissonante che ferma, almeno per un attimo, i nostri pensieri abituali per aprirli verso un altrove”.

Un viaggio fuori dal tempo in una città senza tempo.