NAUNGAT
Marco Martinetti

SINOSSI

L’Alaska è una terra di frontiera che non ha mai smesso di essere tale.
Pareti di ghiaccio mastodontiche, orsi e alci a dividersi lo stato più grande degli Stati Uniti in un clima fra i più rigidi al mondo fanno da sfondo ad uno degli insediamenti umani più duri, singolari e dimenticati della storia dell’uomo.
Dalle tribù Eskimo alla colonizzazione russa, dal Gold Rush allo schiavismo funzionale a sostenere la seconda colonizzazione americana, volti e simboli dell’Alaska sembrano ricordare la durezza della vita, là dove il mondo a disposizione di uomo sembra finire.
Nella lingua dei dialetti eschimesi, Naungat è un giovane albero che si sviluppa da antiche radici. In Alaska, divenuta stato solo nel 1959, le tribù Eskimo sono state perseguitate, i loro dialetti repressi, ma le antiche radici non sono del tutto scomparse. Come non lo è la durezza del vivere. Questo è Naungat, un reportage di quello che le strade di oggi concedono dell’Alaska di ieri attraverso i volti e i simboli che esistono e resistono.